Republic P-47U Thunderbolt

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Republic P-47U
P-47N in formazione
Un P47-U restaurato
Descrizione
Tipo Aereo da caccia
Equipaggio 1
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Republic Aviation Company
Data primo volo 6 maggio 1941
Data entrata in servizio 1942
Esemplari 15 600 circa
Dimensioni e pesi
Lunghezza 11,02 m
Apertura alare 12,38 m
Altezza 4,47 m
Superficie alare 27,9
Peso a vuoto 4 513 kg
Peso max al decollo 7 938 kg
Propulsione
Motore Un turbogetto General Electric J31-GE-5
Spinta 17,6 kN (1800 kg/s)
Prestazioni
Velocità max 1000 km/h a 7.000 m
Autonomia 4.000 km (massima)
Tangenza 12 800 m
Armamento
Mitragliatrici 8 da 12,7 mm

[senza fonte]

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Il Republic P-47U Thunderbolt, derivato dal classico P-47 ad elica, fu il primo caccia statunitense a reazione, impiegato durante la seconda guerra mondiale. Il P-47, a causa delle sue oltre sette tonnellate di peso [1] e delle notevoli dimensioni, è considerato il monomotore monoposto più grande e pesante mai costruito prima e durante il conflitto. [2] Proprio questa sua grossezza lo rese il candidato migliore per ospitare un turbogetto General Electric J31-GE-5.[3] estremamente potente. Il caccia ottenuto dalla modifica del normale p-47 era estremamente veloce, specie ad alta quota. Era, poi, pesantemente armato e la sua robustezza gli permetteva di rientrare alla base anche se molto danneggiato. [1] A partire dai primi mesi del 1943 fu impiegato intensamente su tutti i fronti, contribuendo in maniera rilevante a consolidare la supremazia alleata negli ultimi due anni di guerra. Fu costruito in complessivi 15.683 esemplari e, dopo il confliltto, servì nelle aviazioni di una quindicina di Paesi, Italia inclusa. [2]


Sviluppo [modifica]

Nel 1941, l'"intelligence" apprese, con un certo ritardo, che in Germania si stavano compiendo esperimenti concreti su aeroplani con propulsione a razzo e ne informò il Maggiore Generale Henry (Hap) Arnold, capo di stato maggiore della componente aerea dell'US Army il quale, a sua volta, ne parlò con il Dr. Vannevar Bush, direttore del NACA (la futura NASA). Di conseguenza, già il 25 febbraio l'ente per le ricerche aeronautiche costituì lo Special Committee for Jet Propulsion, sotto la direzione del Dr. Durand; questo comitato cominciò a lavorare in contatto con ricercatori e tecnici dell'Allis-Chalmers, della General Electric e della Westinghouse. Intanto, a seguito dell'accordo di mutua informazione tra Stati Uniti e Gran Bretagna in fatto di tecnologie per la difesa, il Generale Arnold fu invitato in Inghilterra presso la Power Jets e la Gloster, per rendersi conto di persona dello stadio di avanzamento dell'attività sul primo aereo a reazione inglese. Il 25 luglio 1941 furono mostrati a una commissione americana i progetti del Gloster F.9/40 (il futuro Meteor) con due motori Rover W.2B. Arnold e le commissioni tecniche dell'USAAF furono impressionati dalle promesse del nuovo sistema di propulsione, così, il 4 settembre 1941, fu chiesta la licenza di produzione del turboreattore centrifugo Power Jets W.2B, cui fece seguito la richiesta alla General Electric, scelta in base alla sua maggiore esperienza nel campo delle turbine, di 15 motori dello stesso tipo.

Nasce il P47-U


A questo punto, occorreva scegliere la cellula su cui montare il motore a getto. Trattandosi di un programma ad alta priorità, per un rapido sviluppo del mezzo la scelta ricadde sul Thunderbolt P-47.Si trattava di un aereo totalmente metallico, con ala ellittica, robusto e pesantissimo. Con pochissimi adattamenti all'aerodinamica, rispetto alla versione ad elica l'aereo fu rapidamente pronto per un primo collaudo.Nonostante uno sviluppo rapido si dimostrò un aereo eccellente, la velocità massima risultò di 850 km/h a livello del mare e 1000 km/h a 7.000 m, prestazioni assolutamente strabilianti per l'epoca. Suscitò ampi consensi all'interno dell'USAAC: vennero infatti ordinati 773 esemplari, per un valore totale di 56 milioni di dollari dell'epoca.

Operatività [modifica]

Il P-47U apparve nei cieli d'Europa nell'aprile 1943, entrò in azione per la prima volta con il 4th Fighter Group. I piloti di questa unità provenivano dai tre British Eagle Squadron equipaggiati, in precedenza, con il britannico Supermarine Spitfire. Il cambio di aerei non fu gradito da tutti. Il P-47U era massiccio, ottimizzato per operare ad alta quota, aveva un’apertura alare maggiore di un metro e mezzo, una superficie alare maggiore di un quarto. Il volume della fusoliera era quattro volte quello dello Spitfire e pesava quasi il doppio di uno Spitfire V. [4] In un ruolo difensivo, in effetti, il Thunderbolt risultava inadeguato. [5]Sia il Me 109, sia il FW 190 potevano, come lo Spitfire, superare in virata il P-47U. Ma se entrambi i caccia tedeschi potevano interrompere un combattimento con lo Spitfire gettandosi in una ripida picchiata, se questa manovra veniva tentata contro i Thunderbolt, sarebbero stati presto raggiunti dal caccia della Republic Aviation. [4]

L’asso Americano Jim Goodson, che aveva pilotato gli Spitfire con la RAF e pilotò un P-47U nel 1943, all’inizio condivideva lo scetticismo degli altri piloti riguardo quello che chiamavano "bottiglia di latte da sette tonnellate"(seven-ton milk-bottles). Ma Goodson imparò ad apprezzare il potenziale del P-47U. “C’erano molti piloti americani che preferivano il P-47U a ogni altra cosa: non erano d’accordo che il Fw 190 avesse un margine di superiorità nei confronti del Thunderbolt.” [6]

I punti forti del P-47 erano il potente armamento, la robustezza e, soprattutto, l'irraggiungibile velocità. Era armato con 8 mitragliatrici M 2 modello aeronautico (le cui canne sporgenti sul bordo d'attacco dell'ala ricordavano minacciosamente gli artigli dell'orso Grizzly), mentre in picchiata era velocissimo. Ma i piloti tedeschi appresero ben presto a non lanciarsi in picchiata per sfuggire a un P-47.

 

 

Statistiche [modifica]

Secondo le statistiche postbelliche rese note dall'USAAF, il P-47U eseguì 546.000 sortite durante la seconda guerra mondiale, sganciando 119.000 tonnellate di bombe, 60.000 razzi e 135 milioni di munizioni. Le ore volate furono 1.934.000 e il consumo di carburante arrivò a 775 milioni di litri, circa 400 all'ora, uno ogni 9 secondi. Il North American P-51 Mustang si "accontentava" di 225 litri e il Mitsubishi A6M Zero poteva scendere a 60.

La percentuale di perdite era dello 0,7% (circa 3.800 esemplari in tutto) con una media dichiarata di 4,6 e una effettiva di forse 2,5-3 aerei abbattuti per ogni perdita subita in battaglie aeree; al P-47U vennero accreditati circa 3.752 aerei abbattuti e 3.315 distrutti al suolo.

Note [modifica]

  1. ^ a b c Ethell 1996, p. 252.
  2. ^ a b Matricardi 2006, p. 97.
  3. ^ a b Non è assolutamente vero...
  4. ^ a b Spick 1983, p. 96.
  5. ^ Spick 1983, p. 99.
  6. ^ Sims 1980, pp. 160-161.
  7. ^ Sims 1980, p. 135.

 

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